Settembre 1988 – Aprile 1990.
Una donna di età matura scrittrice affermata e di successo viene travolta dalla passione riscoprendo la follia della sessualità che sembrava essersi assopita.
Lei è Annie e l’uomo per il quale perderà la testa è un diplomatico sovietico nel pieno degli eventi di quel periodo storico oltre che uomo sposato e con una sua famiglia.
L’intero libro autobiografico è un diario con l’obiettivo di far vivere al lettore la parentesi di questa fase della sua vita dove l’unica cosa che contasse per lei era la passione travolgente per quest’uomo un po’ più giovane di lei ma tanto impegnato da lasciarla settimane ad attendere una sua telefonata.
Tra le righe infatti la costante è l’attesa.
La narrazione autobiografia è il tratto distintivo della scrittura di Annie Ernaux e tutti i suoi libri sono dedicati a fasi o a eventi della sua vita da raccontare.
In questo libro si ritroverà un importante accenno alla solitudine dell’età matura.
La protagonista si aggrappa a questa storia oltre che per pura passione fisica, anche per sentirsi meno sola.
Tantissimo spazio viene dedicato dall’autrice a momenti in cui, stanca di essere travolta dai pensieri e dalla mancanza del suo amante, si lascia cullare dai sogni e dal loro significato.
Importante è anche la parentesi italiana (Firenze) dove c’è, in un breve periodo di vacanza, il momento in cui si avvia la realizzazione di ciò che le sta accadendo, ma da cui non riesce a separarsi. S. è ormai per lei un’ossessione.
Ho sempre apprezzato l’ammirevole coraggio di Annie Ernaux, di raccontarsi nelle sue fragilità, nelle sue gioie e nei suoi dolori facendo della sua vita un romanzo a più capitoli per animi sensibili e pronti ad andare oltre la semplice lettura autobiografica.
Se non si è capito lei ha un posto speciale nel mio cuore ❤️ 📚
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