Accabadora – Michela Murgia (Einaudi 2009)

Accabadora – Michela Murgia (Einaudi 2009)

Tzia Bonaria e Maria sono madre e e figlia.

Sono state unite non dal cordone ombelicale ma dall’amore che l’una ormai già donna di mezza età e senza figli poteva dare all’altra,figlia indesiderata di una madre rimasta vedova troppo presto.

Tzia Bonaria riceve da subito il consenso della madre naturale di Maria a occuparsi di sua figlia per il resto della vita.

Ben presto però Maria dovrà fare i conti con un qualcosa di ancora incomprensibile per lei. Tzia Bonaria è un accabadora, colei che accompagna all’ultimo passaggio, alla fine, un destino già segnato.

Tzia Bonaria è una donna anziana che ha vissuto gran parte della sua vita da sola e per questo è anche una donna molto severa.

Maria dovrà comprendere tanto rispetto alla sua doppia vita.

Ho adorato di questo libro l’amore incondizionato di una madre per una figlia che non ha partorito.

La capacità di andare oltre le malelingue tenendo ben salda l’idea che sia giusto ciò che si sta facendo.

La capacità di ritrovare la propria serenità al tramonto della vita.

Tanta Sardegna degli anni del dopo guerra, tante tradizioni e linguaggi in una narrazione di una Michela Murgia all’epoca al suo quarto libro.

🎁🎁🎁🎁/5

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