LA FIGLIA UNICA – Guadalupe Nettel (La nuova frontiera – prima edizione agosto 2020) traduzione Federica Niola.
Cerco di essere il più obiettiva possibile prima di arrivare al mio parere, partendo dagli elementi essenziali di questo libro.
A come Amicizia: quella tra Laura, protagonista che ci racconta in prima persona questa storia e Alina. Si sono conosciute a Parigi a vent’anni quando tutto è più leggero e nessun ostacolo sembra insormontabile,prima di ritrovarsi nella loro terra, il Messico
A come Amore: quello tra madre e figlio, tra un passerotto e la sua mamma, quello di una donna verso se stessa e la propria convinzione di non voler essere madre, quello di una donna e il proprio uomo che desiderano a tutti i costi un figlio.
V come Vita: quella che traspare da ogni pagina di questo libro.
F come Forza: quella di una madre che non vuole e non può abbandonare in alcun modo suo figlio.
In questo romanzo troverete tre donne di una forza disumana:
Laura che ci narra gli avvenimenti, una donna indipendente che non desidera la maternità pur avendo consapevolezza della forza dell’amore che ci può essere tra madre e figlio. Alina, migliore amica di Laura, che si troverà ad affrontare la difficile consapevolezza di sua figlia che probabilmente non riuscirà a vedere neanche un minuto dopo il parto.
Doris, vittima di una ribellione inconscia di suo figlio alla crudele realtà di un padre violento andato via troppo presto.
Cosa le accomuna?
La forza di affrontare le difficoltà della vita, il coraggio di andare contro i pregiudizi, la voglia di vivere.
Non vi racconto altro.
Ringrazio come sempre chi porta con rispetto del messaggio dell’autore, la giusta traduzione a noi.
🎁🎁🎁🎁🎁/5
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