Nei primi vent’anni del 900 Trieste diventa meta di tanti migranti meridionali che lasciano tutto per arrivare nella città vicina al confine.
Una città che non vivrà momenti facili e di questi saranno protagonisti i personaggi delle storie raccontate in questo libro.
Le persone da cui parte tutto sono Gino, Carlo e Concetta che arrivano dalla Puglia, mentre Ada da Camaiore.
Storie che sembrano restare racconti di singoli che ci parlano di emozioni, quelle di chi lascia la propria terra natia per mettere nuove radici altrove oppure semplicemente per cercare fortuna e vivere Trieste solo come una città di passaggio.
Le sensazioni descritte mentre si fa avanti il nazi-fascismo e la seconda guerra mondiale, sono descritte direttamente dai protagonisti
Più persone che raccontano la storia di una parte di terra italiana secondo il proprio punto di vista e la propria vita privata.
Probabilmente avrei usato meno dialetti anche se posso immaginare ci sia dietro la scelta di rendere i racconti più autentici possibile, ma in alcuni casi non mi è stato semplice concentrarmi sulla narrazione perché impegnata a comprendere le varie espressioni dialettali.
Un viaggio nella storia di vita dei personaggi e nella storia del nostro Paese che, però, non mi ha lasciato quella voglia di approfondire ulteriormente come è capitato anche con altri libri che trattano di storia.
🎁/5
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