Lo sfondo è Firenze di inizio ‘800, l’influenza delle gesta napoleoniche da una parte, il ritorno di Ferdinando III di Borbone, successivamente l’arrivo di Leopoldo II fino a Mazzini, Garibaldi, Cavour.
Mentre la storia dell’Italia va avanti la famiglia Martini, che fa parte dell’elite fiorentina per le proprie attività nell’industria tessile, non è esente da scandali e screzi al suo interno anche se ogni suo membro avrà sempre ben chiaro che il nome della dinastia nata da Fulvio e Fedora dovrà essere sempre salvato con orgoglio e amore mantenendo la propria capacità di farsi spazio tra affari e innovazione.
A testimoniare le vicende che accompagneranno le varie generazioni della famiglia Martini tra eventi storici e difficoltà familiari, ci sarà sempre il melograno nel giardino della loro villa.
Cose che mi hanno colpito: l’attenzione dell’autrice alla descrizione dei luoghi e dei tempi di ogni scena.
Mi è sembrato davvero di passeggiare tra le strade di Firenze, di altre città citate o di essere lì nella loro villa nelle scene della loro vita.
L’unione tra i membri della famiglia nonostante le divergenze caratteriali in particolare tra le donne che con forza e tenacia difendono ciò che hanno di più caro cercando di far emergere anche la propria autonomia di pensiero e azione.
Un bel romanzo storico con il giusto aggancio a temi fuori dal banale racconto di una storia familiare.
🎁🎁🎁🎁/5
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