Ho la cattiva abitudine di non voler andare dietro la massa, nel senso che se un libro esce oggi e non mi incuriosisce non sarà perché lo leggono tutti a invogliarmi a leggerlo. È così eccomi qua a voler leggere Gianluca Gotto a 5 anni dall’uscita del suo primo libro. Ma parlerei ora di questo. Davide ha perso tutto: lavoro, certezze di sempre, compagna e in particolare suo nonno. Entra così in una profonda crisi interiore tanto da non riuscire a trovare più il senso della sua vita, o meglio del suo viaggio. Così ne inizia inconsapevolmente uno nuovo per motivi che per lui sono ben lontani da quelli reali. Il viaggio in Vietnam di Davide sarà lo sfondo di questo libro di Gianluca Gotto, che conducendoci in oriente, ci fa attraversare anche i luoghi più impervi del nostro animo con il linguaggio diretto, ma sempre sorridente e positivo di Guilly (compagno di viaggio di Davide). È giusto che io non vi sveli tutto, ma ogni singola pagina di questo romanzo, mi ha dato la sensazione di mettermi di fronte a verità che spesso dimentichiamo: il valore inestimabile del nostro tempo, l’essere gentili inteso come vero atto di ribellione, la nocività del pensare troppo e tanti altri elementi che mettono a rischio la nostra vita. Non avevo ancora letto Gotto, ma credo di non poterlo mollare. È arrivato, come sempre e come tutti i libri che leggo, al momento giusto.
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