All’alba della seconda metà degli anni 40, l’Europa, l’Italia sono trafitte nell’animo, da una guerra dai risvolti surreali.
Da una Viareggio stravolta partono le vicende dei due protagonisti. Teresa e Alfredo sono le voci narranti delle storie trattate in questo libro che raccoglie un pezzo di storia importante dalla fine della seconda guerra mondiale quando dall’Italia si partiva verso l’Argentina per cercare un futuro migliore, fino alla fine degli anni ‘90.
La voce degli italiani in Argentina sarà inizialmente solo quella fastidiosa di persone da disprezzare, poi diventarono quelli che aiutavano a lottare sentendosi parte del sistema, poi quelli che forse hanno lottato davvero tanto da perdere il sangue del proprio sangue sotto una delle dittature più feroci della storia dell’umanità.
Maria Teresa e Luciana, con la giusta dote di chi sa documentarsi prima di scrivere anche basandosi su storie vere , hanno contestualizzato ogni singola storia narrata dai protagonisti come se avessero vissuto da vicino e respirato la storia di certi anni in Argentina, momento in cui ha conosciuto la crudeltà umana della dittatura.
La narrazione storica documentata, talvolta un po’ lunga per contestualizzare correttamente, lascia il lettore in attesa delle nuove vicende che verranno trattate sempre con colpi di scena.
Per chi ama l’Argentina e le storie dei migranti può essere un bel viaggio nel tempo e in luoghi lontani.
La copertina da favola è della bravissima Valeria Cipolli @velimna
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