Kya è sola. Lei è prima la bambina e poi la ragazza della palude che cresce nel pantano a sud di Barkley Cove (villaggio di pescatori) da una famiglia inesistente. Sua madre l’ha abbandonata e dopo un po’ anche il fratello che ricorda di più, Jodie. Kya ha frequentato solo un giorno di scuola, non ne ha bisogno. Non ha bisogno di essere circondata dalla cattiveria dei suoi compagni e della gente del paese che è abituata a dare giudizi sulle apparenze. Anche se in solitudine, anche se isolata dal resto del mondo, Kya ha un cuore e impara a conoscere l’amore, nonostante tutto, l’amore che la lega alla natura che la circonda e alle poche persone da cui si tiene ben distante per timore di restare delusa. E se la delusione arriva lei scappa e la nasconde tra i cespugli oppure in una corsa veloce in spiaggia insieme ai suoi inseparabili gabbiani collezionando piume e conchiglie di ogni genere. La natura non la delude. Un capolavoro, diventato anche un film (che non ho visto) ricco di tanti e veri messaggi importanti come la necessità di mostrarsi per ciò che si è perché il mondo intorno, chiunque tu sia o cosa faccia, ti giudicherà comunque. Kya insegue e difende la serenità del suo animo sempre. Lasciamoci affascinare da ciò che ci bello accade nel quotidiano, ritroveremo l’importanza dell’essenziale.
LA RAGAZZA DELLA PALUDE – Delia Owens ( Solferino – 15ima edizione Ottobre 2022)
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