“Dove vorresti essere con un milione di euro in più e parecchi anni in meno?“ E’ questo il filo conduttore di tutta la narrazione, una frase che sottintende il sapore del rischio, il famoso “cosa faresti se…” oppure “cosa avresti fatto se”. Con un’ambientazione tra Rimini e tracce di Milano, Marco Missiroli con la sua narrazione assertiva e a tratti dolce, ci presenta il rapporto del protagonista con il suo nemico che l’ha trascinato nel fango: il gioco. Nello stesso tempo, senza alcun filtro, ritorna alle origini ritrovando, in uno dei momenti più duri della propria vita, il rapporto con suo padre. Tra mille digressioni e dettagli puntuali, il protagonista scende a patti con se stesso e si siede ad uno dei tavoli da gioco più duri da affrontare. Un romanzo molto intenso un po’ come mi aveva anticipato l’autore stesso al firma copie.
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