LA CASA DELLE DONNE – Attia Hosain (Garzanti 2022 – Prima edizione 1961 – traduzione Valeria Bastia).
Laila è una fanciulla fuori dal comune, in una famiglia dell’India del 1933, quando ancora era lontana l’idea della donna emancipata, della donna che non deve necessariamente essere solo moglie e madre. È percettibile la sua angoscia per il voler vivere la sua vita in autonomia senza però staccarsi dall’affetto che la lega alla sua grande e prestigiosa famiglia. Laila vuole conoscere l’amore quando l’amore arriva e non quando è una delle sue zie a decidere che debba sposarsi. Laila vuole avere la possibilità di esprimere le sue idee, frequentare luoghi in cui ci sono anche uomini, scegliere di leggere anziché cucire, scegliere di vestirsi, pettinarsi come le pare e poter esprimere anche le sue ideologie politiche senza il terrore di essere perseguitata! Sono passati un bel po di anni dalla prima pubblicazione di questo libro, ma io vedo ancora ahimè tanta assonanza col mondo attuale, compreso quello occidentale. Siamo nel mese in cui si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e credo che non ci sia violenza più grande del ledere la libertà di pensiero, di espressione in generale, ma delle donne in particolare. Laila non prende subito iniziativa, ma sa quello che vuole e non si arrende. Un romanzo che con l’eleganza orientale tocca tanti temi sull’emancipazione femminile.
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